Durante il Congresso Mondiale di Medicina dello Sport, svoltosi a Guadalajara, Messico, dal 22 al 25 settembre 2022, il professor Fabio Pigozzi è stato confermato per la quarta volta alla guida della Federazione Internazionale di Medicina dello Sport.
“Sono orgoglioso – ha sottolineato il professor Pigozzi – perché considero questo risultato innanzitutto come il riconoscimento alla lunga tradizione e al valore della Medicina dello Sport Italiana in tutto il mondo. Continuerò il lavoro cominciato nel 2010 – ha aggiunto – lotta al doping, ricerca e progetti per la salute degli atleti, saranno sempre i punti cardine di questa Federazione”.
Sotto la guida del professor Pigozzi la FIMS – fondata nel 1928 e riconosciuta dal CIO dal 1952 – ha saputo trasformarsi in un’organizzazione sempre più radicata sul piano della riconoscibilità internazionale, potendo contare al suo interno su più di 120 Paesi aderenti. Ed è proprio questo lavoro che ha consentito alla Federazione di essere traghettata sullo stesso bacino del Comitato Internazionale Olimpico, col quale sta portando avanti un piano di ricerca e analisi per quel che concerne la politica di genere nel mondo dello sport.
La conferma del professor Pigozzi alla guida della FIMS fa seguito alla nomina, nel maggio scorso, a Presidente di NADO Italia, l’Organizzazione Nazionale Antidoping, articolazione funzionale dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA), nel cui Foundation Board -nonché membro della Health, Medical & Research Commission della stessa Agenzia- siede oggi come il solo rappresentante italiano.
Insieme al professor Pigozzi, anche il Presidente della FMSI Maurizio Casasco è stato confermato Chairman della Development Commission e membro dell’Esecutivo.
Immediato il plauso da parte del CONI. “La conferma di Fabio Pigozzi al vertice della Federazione Internazionale di Medicina dello Sport – ha sottolineato il Presidente Giovanni Malagò – certifica l’indubbia statura del professionista e la straordinaria credibilità vantata a livello internazionale. Parliamo di un’eccellenza diventata punto di riferimento nel mondo, che riesce a esprimere – con rara efficacia e competenza – l’universalità del messaggio che ci caratterizza a ogni livello nell’ambito del movimento olimpico. Un orgoglio per lo sport italiano e per l’intero Paese”.